Di cosa parla ______
Si tratta di una raccolta ragionata di brevi saggi sulla casa e sull’abitare da un punto di vista sociologico, antropologico, comunicativo e fenomenologico.
Tutto parte dalla riflessione di come le categorie dello spazio e del tempo in relazione all’abitare, che un tempo erano inalienabili, in questi ultimi decenni siano “saltate” e, di conseguenza, è cambiata anche l’esperienza dell’abitare.
In una società sempre più globalizzata e iperconnessa, dove i confini tra dimensione pubblica e privata perdono di permeabilità, dove si entra e si esce dalle situazioni e dall’altrui dimore attraverso uno schermo e un clic, è chiaro che l’esperienza dell’abitare e il cosiddetto “spazio domestico” mutino. Da una parte rimane l’idea tradizionale della casa come luogo della famiglia, dell’identità e delle relazioni significative, dall’altra invece è diventata il luogo del lavoro, instabile e flessibile, con una tecnologia pervasiva che spia.
Il libro riflette su tutto questo con un approccio sociologico e accademico, ma anche con una serie di esempi pratici, analizzando lo sviluppo e il racconto della casa dagli anni 60 fino a oggi, con particolare attenzione a quest’ultimo periodo del lockdown. Ma c’è anche un ampio spazio dedicato alla trasversalità della casa nella narrazione pubblicitaria, televisiva e attraverso i social network.
Perché leggerlo _____
E’ chiaro a tutti che oggi la casa sia diventata ancora più centrale e pregnante nella nostra esistenza a causa di quelle che l’autrice chiama accresciute possibilità di immobilità. Il libro offre più di uno spunto di riflessione specialmente riguardo quest’ultimo periodo contrassegnato dalla permanenza forzata in casa. Ma anche l’excursus storico è profondamente interessante, specialmente da un punto di vista antropologico: dalle prime liturgie domestiche influenzate dal Carosello negli anni ’60 all’illusione della conquista del tempo libero dei ’70, dall’abitare griffato degli ottanta ai primi accenni di cocooning dei novanta, fino alle continue trasformazioni del nuovo millennio.
Chi lavora nel campo pubblicitario apprezzerà molto l’analisi sulla comunicazione della casa fatta da Ikea, sui significati della Casa del Grande Fratello e sul nuovo voyerismo domestico delle Instagram Stories e del personal storytelling dei VIP specialmente durante il lockdown.
Un libro che parte come un saggio sociologico ma che alla fine si legge come una lucida fotografia dei nostri tempi e del nostro vivere.