Quattro nuovi messaggi

Racconti sui grandi inganni della vita online.

Joshua Cohen

224 pagine - 18 euro - Codice Edizioni

Il libro ___________

“Quattro nuovi messaggi” (Codice Edizioni) raccoglie quattro racconti lunghi pubblicati da Joshua Cohen nel 2012 e che fanno da apripista al monumentale “Il libro dei numeri” uscito tre anni dopo e pubblicato in Italia anch’esso da Codice Edizioni. Questi racconti, un po’ apologhi un po’ pamphlet sulla deriva presa da internet e dalle nostre vite online, pur a dieci anni di distanza resta sempre più che leggibile.
Il primo racconto “Emissione”, segue i travagli di Richard, un giovane spacciatore che commette un imbarazzante atto sessuale che quasi annienta la sua reputazione online. Il secondo “Mc Donald’s” è pura metafiction dove uno scrittore in difficoltà si ritrova a “cercare nei motori di ricerca ‘cosa c’è che non va nella mia storia’” e a rimuginare sulla nullità esistenziale di parole, nomi, causalità narrativa, cliché di genere e forma del franchise. Nel terzo racconto (“Il quartiere universitario”) si racconta di un gruppo di studenti di scrittura che costruiscono una replica del Flatiron Building di Manhattan in un campus universitario del Midwest: all’interno della sovrastruttura metaforica della storia, Cohen incorpora una storia tragica ed evocativa sulla battaglia di uno scrittore che cerca di dare un senso al mondo.
Infine “Inviato” è incentrato su internet e il sesso, partendo dalla testiera di un letto per arrivare in un villaggio dove vivono tutte le protagoniste dei porno che esistono in rete.

Perché leggerlo ____________

Probabilmente dieci anni fa quando ancora si tendeva a separare la vita offline da quella online, questi racconti sarebbero stati considerati altamente distopici, oggi invece riusciamo a comprendere pienamente lo sguardo visionario e sarcastico di Cohen che è sicuramente una delle più brillanti penne di questi anni.
Molti lo definiscono il Foster Wallace dell’era di internet e, anche se lo stile di scrittura è profondamente diverso, c’è comunque la stessa capacità di analisi e di riflessione, profonda e ironica, applicata alla narrazione. Le riflessioni di questi quattro racconti (chiamati ironicamente “nuovi messaggi”). Questi racconti sono un’interessante riflessione sulla scrittura, sul ruolo della fiction in cui tutti sono scrittori, e poi sul gioco delle identità ma anche sulla monetizzazione delle relazioni e sulla società sempre più mercificata a livelli parossistici.
Allora non si parlava ancora di metaverso e anche il tema della cancel culture non aveva ancora raggiunto i livelli parossistici di ora in USA, ma qui ci sono già i primi segnali. In particolare l’ultimo racconto è particolarmente indicativo sulla difficoltà di parlare di desiderio in un’era in cui internet viene utilizzato per due temi polarizzati: da una parte le cose più sporche e luride che ci siano e dall’altra la censura o il lamentarsi di quanto tutto sia sporco e lurido. Buona lettura.

Il Libro