Il libro_________________
Torna la coppia formata dal docente esperto di Big Data, Viktor Mayer-Schönberger e il ricercatore-giornalista Thomas Ramge dopo il discusso «Reinventare il capitalismo nell’era dei big data», pubblicato in Italia sempre da Egea nel 2018.
In questo «Fuori i dati!» (Egea) la coppia è ancora più tranchant sulle tesi che affermano: in pratica sostengono che i dati non sono come il petrolio, come si ama tanto citare, in quanto il loro valore aumenta con l’uso diverso, ripetuto e combinato e inoltre l’85% dei dati prodotti non viene nemmeno utilizzato. Quindi secondo gli autori è necessario spostare il focus dal mantra della protezione dei dati all’utilizzo dei dati stessi. Parallelamente, dicono gli autori, bisogna obbligare Google & C. a condividerli, «spogliati degli identificativi personali» e con esclusione dei dati protetti e dei segreti commerciali. In questo caso, continuano, non si tratterebbe di esproprio: infatti i dati sono dei “beni non rivali”, cioè possono essere utilizzati da molte persone contemporaneamente senza perdere valore per nessuna di esse. Quindi l’ampliamento dell’accesso non toglierebbe niente a nessuno, anzi, consentirebbe ai dati stessi di moltiplicare il proprio valore.
Perché leggerlo ________________
Questo è un libro interessante perché può rappresenta la via europea sul trattamento dei dati, i quali per legge non possono essere posseduti solo dalle grandi corp. C’entra la privacy, ovviamente, ma soprattutto la stabilità finanziaria, la libertà politica e la coesione sociale. Si prospetta quindi una sorta di visione europea sui dati che si contrappone alla tesi anarcocapitalista della Silicon Valley e quella autocratica portata avanti dalla Cina.
È interessante il fatto che questo libro sia uscito dopo la pandemia a cui gli autori fanno più volte riferimento, perché le persone in questo anno e mezzo hanno usato molto la rete per tutta una serie di attività e hanno imparato cosa significa avere una identità digitale; quindi il motivo di discussione oggi è decisamente più allargato e questa dei dati potrebbe diventare una nuova battaglia politica economica e sociale.