Quel che stavamo cercando

33 frammenti di Alessandro Baricco

48 pagine - 4,00 euro - Feltrinelli

Di cosa parla________

A fine estate Alessandro Baricco fece uscire gratuitamente un suo saggio breve senza editore, da leggere esclusivamente sullo smartphone, seguendo una linea narrativa lineare o creando un percorso personalizzato con la possibilità di ascoltare la voce di Baricco alla lettura. Un’esperienza nuova e un’operazione che metteva in contatto il lettore con una dimensione diversa della scrittura e della narrazione
Oggi Feltrinelli ha deciso di pubblicare la versione cartacea e ebook di “Quel che stavamo cercando” a una cifra irrisoria. Se da una parte si perde un po’ l’originalità dell’operazione, dall’altra permette di soffermarci in modo più tradizionale e profondo alle riflessioni di Alessandro Baricco su un tema su cui inevitabilmente stanno dirottando tutti i nostri pensieri, atteggiamenti e comportamenti, in pratica le vite di tutti noi, ovvero la pandemia. In questo breve saggio si affrontano temi come la malattia, la pandemia, il Mito, la scienza, il valore della comunità e il destino dell’uomo. Ci si interroga su come ci raccontiamo quello che viviamo e, soprattutto, su come quello che ci raccontiamo influenza quello che viviamo.
Baricco qui dà una lettura alta e visionaria della Pandemia (in maiuscolo) considerata come una “creatura mitica”, quindi assai più complessa di una emergenza sanitaria perché, come scrive lo stesso Baricco, « si tratta di una figura in cui una comunità di viventi organizza il materiale caotico delle proprie paure, convinzioni, memorie o sogni». Partendo da qui Baricco attraverso frasi brevi e rotonde (molto web based) dà spazio a una serie di riflessioni che trascendono dal mero accadimento sanitario, per collocarlo in uno spazio più ampio, profondo e globale.

Perché leggerlo _________

Continua il viaggio dello scrittore torinese iniziato da “I barbari” proseguito con “The Game” nella lettura della contemporaneità. Se nel precedente libro aveva usato la metafora ludica per raccontare la trasformazione digitale, in questo mini saggio adotta il paradigma mitologico per raccontare la Pandemia. Il fatto che venga considerata come una figura mitica prodotta dall’uomo non significa che sia artificiale o irreale, tutt’altro: per Baricco la Pandemia riguarda l’immaginario collettivo prima che i corpi delle persone.
E’ una visione astratta interessante che ci racconta come il cambiamento oggi è possibile solo attraverso contagio, in un flusso lento e lieve. Invece la Pandemia si è manifestata come un urlo, come uno strappo, in contrapposizione a questa dinamica leggera in cui non è riconoscibile un prima e un dopo, ma solo un continuo fluire del tempo e degli eventi. In fondo la Pandemia, racconta Baricco «ci ha ricordato che era una follia andare a quei ritmi, disperdere così tanta attenzione e sguardo, smarrire qualsiasi intimità con se stessi, scambiarsi corpi nevroticamente senza fermarsi a contemplare il proprio, vedere molto fino a raggiungere una certa cecità, conoscere molto fino a non capire più nulla». Questo ralenti a cui siamo stati costretti ha tolto un battito alla pulsazione del potere, ha sospeso per un tempo lunghissimo la sequenza logica che faceva sembrare impossibile qualsiasi mondo che non fosse questo.
Attraverso il suo percorso l’autore giunge a conclusioni non pessimistiche: mentre salutiamo i morti, curiamo i malati e continuiamo a distanziarci Baricco ci invita a chiudere gli occhi e ascoltare questo rumore di fondo pieno di paura e coraggio, di meraviglia e orrore, che ci potrà condurre verso uno spazio più ampio che accolga un ripensamento profondo e sistemico, propedeutico ad adottare stili di vita e comportamenti collettivi che costruiscano nuovi miti più salubri.

Il Libro